Friday, January 31, 2014

rabbia e smarrimento: le prime falle nel sistema.


Questa mattina, come sempre "sfoglio" il quotidiano online, puntuale mi presento al mio appuntamento con i resoconti delle vicende della politica italiana, che, sempre surreali e straordinarie, non mi deludono mai.

La novità del giorno è il deputato grillino che irrompe nella conferenza stampa del suo collega piddì per gridare a tutti le sue (note) ragioni: sono corrotti, vi prendono in giro, guardategli gli occhi, dice, svegliatevi.

Ecco, su questo sono d'accordo: svegliamoci.
Devo ammettere che non è facile fare luce sulla verità riguardo ai fatti che accadono, e nemmeno districarsi nel garbuglio di notizie che riceviamo, distinguere mezze verità da falsità complete, riuscire ad emergere con la testa da questo mare di incomprensione e di bugie per prendere una boccata d'aria.
Certo questa situazione di apnea non è solo imputabile alla mediocre parzialità di molti mezzi di informazione, (c'è ancora più di qualche buon quotidiano in giro) ma è dovuta soprattutto al fatto che la politica è ormai una macchina distaccata dal popolo, che si ciba dei suoi risparmi e lo ricambia con fumo sugli occhi.

"Mandiamoli a casa, sono ladri" oppure  " sono fascisti, distruggono la democrazia" o ancora "è colpa dell'Europa", "è colpa della Giustizia italiana", "l'Europa è la nostra unica possibilità"... Si potrebbe andare avanti un bel po' ad elencare commenti che vogliono essere slogan,  il cui unico obiettivo diventa sostituire i nostri pensieri, fornendoci una giustificazione per le nostre preferenze politiche.
In una parola, creare seguaci che si battano per ideali che vengono loro inculcati.

La mia proposta è semplice: pensare con la propria testa, non accettare quello che ci viene propinato senza chiederci il motivo, senza capire. Perchè se da una parte è vero che l'informazione in Italia è piuttosto opaca, dall'altra non è che noi facciamo grandi sforzi per purificarla.

La libertà di pensiero troppo spesso è un diritto che ci dimentichiamo di avere, anzi, talvolta siamo così pigri che perfino il solo fatto di pensare ci costa fatica. Torniamo dal lavoro, ci mettiamo davanti la tv e magari vediamo il telegiornale, poi se la noia ci sorprende ci connettiamo su facebook, o ci dedichiamo a qualsiasi attività ci consenta di far ripostare il nostro stanco cervello.
Il che non è certo un reato, anzi un pò di relax non fa mai male, ci mancherebbe.

Però ci dobbiamo guardare dai facili giudizi e soprattutto dall'accettazione passiva di misure ed azioni che hanno un impatto sul nostro paese, che si riflettono anche sulla nostra vita di tutti i giorni, e su cui, in fin dei conti potremmo forse cambiare qualcosa.

In questo internet ci viene in aiuto: pur ammettendo che è anch'essa un'arma a doppio taglio rimane un utile strumento da usare nella nostra ricerca della verità. Ciò sempre dopo aver ragionato con il proprio cervello, e comunque senza mai spegnerlo.

Quello che voglio dire, con grande umiltà, è che pur non essendo esperti di molte questioni, abbiamo pur sempre la possibilità di farci un'idea su di esse basandoci sulla nostra capacità di ragionamento e di indagine. Credo che prima di permettersi di dare qualcosa per scontato bisogni riflettere, leggere, cercare, informarsi. Questo almeno è quello che provo a fare io.

Innanzitutto credo che l'importante sia farsi domande, non avere risposte. Vi faccio un esempio.

Quando sono cominciate le politiche di austerità in risposta alla crisi quello che mi sono chesto è stato, in ordine:
1. Perchè?
2. Come risolve il problema?
3. E' fattibile?
4. Quali conseguenze avrà?
5. Quale impatto avrà?

Le risposte che mi sono dato, all'epoca, e che peraltro hanno originato ulteriori domande, furono:

1.Per saldare dei debiti (a chi? perché?) e rispettare degli standard (dettati da chi? perché? con quale modalità?)
2. Non capisco: più tagli e più tasse = meno spesa, meno spesa = meno guadagni, meno guadagni = meno spesa, non mi pare una grande spinta economica!
3. La gente le tasse già non le paga, figuriamoci se le alziamo (che settori verranno più colpiti? chi sarà a risentirne maggiormente?), è l'unico modo?
4. Vedi punto 2
5. Stipendi più bassi, problemi nei pagamenti, tagli a settori pubblici chiave e caduta della spesa privata, abbassamento degli standard di vita. (ora, anni dopo, mi chiedo: quali sono stati i benefici? chi ci ha guadagnato di più? cosa fanno ora queste persone? Perché?)

 Ovviamente queste sono solo semplici considerazioni: io non ero (e non sono) un economista, e non ho le competenze necessarie per poter comprendere molti concetti. Però non mi considero nemmeno stupido, e ciò che non so posso impararlo. Posso fare una semplice ricerca in internet, usando parole chiave come "austerità in Italia" trovare articoli e vedere pareri di esperti, scegliendo accuratamente le fonti cui fare affidamento. Posso leggere qualche rivista specializzata, e farmi un'idea delle ragioni che portano a diverse posizioni rispetto ad una questione; posso poi confrontarmi con parenti ed amici.

Dopo averlo fatto, posso continuare a farmi domande.

Tutto questo non per giungere and una sorta di "verità assoluta" ma per poter essere in grado di capire quello che succede, le ragioni che portano a determinate azioni, e i meccanismi che le regolano, e soprattutto per smascherare gli inganni quando mi si presentano davanti.











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